Qual è la situazione attuale nel settore delle infrastrutture e della rete digitale? Quali sono le prospettive per il futuro?
Non è sempre semplice avere un quadro oggettivo della situazione, soprattutto in un periodo concitato come quello attuale. Abbiamo cercato di fare un po’ di chiarezza, per capire insieme ai nostri clienti quali possono essere gli sviluppi del mercato nel futuro a breve e lungo termine. Abbiamo coinvolto 73 aziende specializzate in perforazioni e scavi in linea per avere un’opinione. Il quadro emerso è molto interessante.
1 Come vedi il futuro a breve termine per il tuo mercato?
La risposta a questa domanda è una piacevole sorpresa. Quasi il 40% degli intervistati ha dichiarato che c’è molto lavoro al momento, con previsione buone di avvio di nuovi cantieri a breve. Il 15% registra un calo dovuto alla situazione di prima emergenza, con una flessione del 60% delle attività che però ha già visto una buona ripresa, prevedendo quindi a breve un ritorno alla normalità. Quasi il 10% conferma che, a breve termine, non vede grandi problemi legati lavoro e l’8% sostiene di non aver avuto flessione nell’attività. Qualche azienda (9,6%) registra un calo dell’attività in questo periodo e qualche altra segnala un po’ di preoccupazione per quanto riguarda il settore HDD, dove il lavoro è tanto ma potrebbe esserci il rischio di prezzi bassi dovuti all’aumento della concorrenza.
In ogni caso, la maggioranza degli intervistati è ottimista, dato che il lavoro c’è, ed in quantità.
2 Che sviluppi successivi prevedi in un’ottica a medio / lungo termine?
Oltre il 40% risponde a colpo sicuro che le prospettive per il futuro sono positive, a cui si aggiunge un 6,8% che afferma che c’è ancora molto da fare. Circa il 16% degli intervistati è più prudente, rilevando l’incertezza del momento e la conseguente difficoltà di poter fare previsioni più accurate. L’11% afferma che si tornerà sicuramente alla normalità, serviranno solo tempi un po’ più lunghi. Il 16% sottolinea anche qui una certa preoccupazione per un possibile ribasso dei prezzi e/o la poca marginalità dei progetti. Una segnalazione interessante arriva dal 5% che dichiara di sperare in una partenza di gare d’appalto e progetti come Open Fiber che stentano da tempo a partire. Dalle informazioni che abbiamo raccolto nella nostra ultima newsletter , pare che il piano BUL dovrebbe riprendere prestissimo a pieno regime.
La maggioranza dei nostri intervistati è comunque positivo per quanto riguarda le previsioni a lungo termine.
3 Quali cambiamenti pensi sia necessario intraprendere nel tuo modo di lavorare dopo quanto sta succedendo?
Anche su questo argomento gli specialisti di settore hanno le idee piuttosto chiare. La sicurezza è il tema principale, ma con due punti di vista differenti. Se il 24,7% rileva che servirà semplicemente adottare maggiori precauzioni e misure di sicurezza per il personale sia in azienda che in cantiere, un altro 27% rileva che questa necessità di misure protettive più stringenti rallenteranno i lavori (meno operatori in cantiere, distanziamento) e aumenteranno i costi (acquisto dpi e sanificazione). Il 20% circa spera in un ritorno alla normalità quanto prima: di questo 20%, il 13,7% prevede che non ci vorrà molto tempo prima di tornare alla normalità, vedi per esempio la difficoltà di organizzare trasferte. Da segnalare il 5,5% che ipotizza possa essere necessario la riduzione del personale, probabilmente visti i mesi complessi appena trascorsi e le difficoltà di riorganizzazione di trasferte e cantieri che ci potrebbero essere.
4 In generale, che tipo di aiuto pensi possa servire ora alla tua azienda?
Il focus è quasi unanime sull’aspetto finanziario della questione. Il 23,3% dichiara che serve maggiore liquidità, mentre l’11% segnala la necessità di adeguamento di prezzi e scadenze di pagamento da parte dei committenti, viste le nuove spese legate alla sicurezza che le imprese si sono trovate improvvisamente a dover affrontare. Quasi il 13% crede sia necessario snellire e semplificare le procedure burocratiche collegate al lavoro. Un 9% ritiene comunque che in questo momento non sia necessario nessun aiuto particolare. Una voce da tenere in conto è quella del 4,2% di intervistati che ritiene potrebbe essere necessario trovare personale specializzato.
In conclusione, le aziende di settore sono ottimiste, rilevando che i progetti ed i cantieri ci sono, anche nel lungo termine; sarà necessaria maggiore attenzione per quanto riguarda la sicurezza sul posto di lavoro ed è importante che vengano predisposti interventi finanziari che assicurino una buona liquidità al settore.
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