Il terreno e la conformazione geologica dell’area attorno a Tavannes, in Svizzera, sul massiccio del Giura, dove la società Huguelet Génie Civil SA lavora, spesso offre delle sfide notevoli per quanto riguarda lo scavo di trincea. La varietà di terreno nelle zone più a nord delle Alpi Occidentali richiede moltissima versatilità, elemento principale per la scelta dei mezzi di scavo. Questo è il motivo per cui Michel Devaud, titolare della società, ha deciso di contattare Vermeer nel 2017.
Il sig. Devaud conosce bene queste zone. Questo professionista ha quarant’anni di esperienza alle spalle e guida una squadra di circa 30 dipendenti nel nord delle Alpi Occidentali, seguendo progetti molto vari che spaziano dalla coltivazione cave alla realizzazione di posa di sottoservizi e condotte. Vista la varietà notevole di progetti e terreni, il sig. Devaud ha deciso di trovare un mezzo che fosse all’altezza della situazione.
“La società Huguelet Génie Civil SA lavora spesso in condizioni di terreno miste e con molta roccia di varietà differenti per installare linee idriche, elettriche e gasdotti, spesso su superfici irregolari o in gallerie” spiega Paul Van Helden, Specialista di prodotto di Vermeer EMEA (Europe, Middle East and Africa), l’ufficio regionale che coordina tutte le sedi europee. “La società lavora in queste zone fin dal 1950 e per questo si è messa in cerca di una macchina che potesse affrontare bene questi progetti”.
LE CARATTERISTICHE GIUSTE
Una volta essersi messo in contatto con Vermeer AG, la sede di Altendorf, Svizzera, il sig. Devaud ha acquistato un trencher T655III. Oltre alla possibilità dello scavo di trincea di precisione, questo modello offre due accessori opzionali molto interessanti per la società: il disco tagliaroccia ed il disco per lo scavo in terreni agricoli. Ciò permette una versatilità notevole, destreggiandosi tra i diversi lavori di scavo che richiedono di volta in volta caratteristiche differenti: trincee ridotte, trincee profonde, scavo in roccia dura.
La potenza di scavo del T655III è stato un altro aspetto molto importante. Devaud era consapevole di dover trovare un mezzo in grado di scavare per giorni, senza perdere produttività. La possibilità offerta dalla catena di scavo di poter operare a bassa velocità e coppia elevata è perfetta per questo tipo di progetti. Infine, dovendo lavorare in terreni differenti, era necessario utilizzare un mezzo che permettesse di regolare con facilità la velocità della catena di scavo, l’inclinazione del braccio e la posizione e la velocità del nastro di scarico. Il T655III offre tutte queste possibilità, quindi aggiungere questo mezzo al parco macchine significava ottimizzare notevolmente il lavoro.
“Questo modello può lavorare in tutte le tipologie di terreno e rocce che solitamente incontriamo qui”, spiega Devaud, “e abbiamo riscontrato che questo trencher ha dimostrato di essere fino a 5 volte più veloce rispetto ai tradizionali sistemi di scavo che utilizzavamo prima dell’acquisto della T655III”.
PERFORMANCE OTTIMALI
Un progetto recente ha messo alla prova la durevolezza e la versatilità della macchina. Il lavoro prevedeva la posa di una condotta in polietilene per una tratta molto estesa, con il passaggio in tre regioni svizzere e nella città di Bienne, con trincee di profondità e ampiezza diverse, spesso in pendenza. Per molte tratte, la profondità di scavo della catenaria T655III raggiungeva 1,8 m.
“Abbiamo scavato in terreni morbidi, passando per campi agricoli e pascoli, ma anche in roccia dura e calcarea sulle montagne del Giura”, spiega Devaud, parlando di questo progetto che ha richiesto circa 5 giorni per essere completato. “E’ stato un lavoro lungo, e abbiamo dovuto lavorare spesso su pendii ripidi, in questo ci ha aiutato molto il sistema tilt ai carri (possibilità di inclinazione dei cingoli fino a 10,5 gradi) che ha permesso ai cingoli di seguire le pendenze del terreno e quindi di continuare a lavorare. Con i mezzi tradizionali non sarebbe stato possibile”.
Un altro elemento d’aiuto in questo progetto è stato il nastro di carico laterale a senso regolabile. Con questo nastro, l’operatore può scaricare il materiale di scavo su entrambi i lati della macchina e a velocità differenti. Questa caratteristica, insieme al sistema di controllo elettronico SmartTEC, ha permesso agli operatori di continuare a lavorare velocemente e in maniera efficiente.
“Il nastro di carico a velocità variabile ci ha permesso di impilare il materiale scavato vicino o lontano dalla macchina, a seconda della necessità e degli spazi disponibili, ed il pannello di controllo era sempre in comunicazione con i sensori sulla macchina, permettendo all’operatore di mantenere elevata la produttività” chiarisce Van Helden.
I RISULTATI DEL T655III
Il risultato di tutto ciò? Devaud e la sua squadra hanno completato il lavoro con largo anticipo rispetto a quanto previsto.
“Il nostro risultato migliore è stato quello di ottenere 200 m al giorno; in alcune occasioni, i metri sono stati circa 70, incluso il tempo necessario per installare la condotta in polietilene, riempire la trincea e ripristinare la superficie dello scavo”, racconta Devaud. “Abbiamo scavato una trincea in una galleria sull’autostrada di Bienne di circa 370 m totali in 19 ore, con roccia estremamente dura, e subito dopo abbiamo proseguito in un’area coperta dalla vegetazione. In entrambi i casi, la macchina è andata oltre le nostre aspettative”.
In totale, la squadra di Huguelet Génie Civil SA ha utilizzato il trencher T655III per circa 250 ore (incluso avviamento, trasporto etc.) e realizzato più di 900 m lineari di trincee, per la maggior parte in roccia dura. Devaud ha notato miglioramenti oggettivi per quanto riguarda produttività e tempi di esecuzione nei quattro cantieri in cui ha utilizzato la catenaria Vermeer.
“Risparmiamo un sacco di tempo lavorando con una sola macchina in differenti condizioni di terreno”, spiega Devaud. “Possiamo lavorare in modo più rapido e più intelligente grazie alle novità che porta in ogni cantiere”.
IL FUTURO DEL TRENCHER T655III
Nonostante molto dipenda dal lavoro disponibile in futuro, la T655III potrebbe essere di grande aiuto alla società per acquisire progetti molto diversi tra loro, tutto grazie alla versatilità della macchina. Devaud ha detto di voler a lavorare con la sua squadra insieme al personale di Vermeer AG per scoprire tutte le potenzialità che offre questa catenaria.
“La T655III è equipaggiata con un’elettronica che ci offre dati di lavoro in tempo reale e ci permette di risolvere eventuali problemi da remoto, direttamente da pc o da cellulare. Non vediamo l’ora di approfondire questa possibilità mentre lavoriamo con il trencher. Abbiamo un ottimo rapporto con Vermeer AG e sono certo che continueremo a lavorare insieme. Nessuno è stato in grado di proporci una macchina che garantisca questi risultati; l’assistenza Vermeer e l’affidabilità e la resistenza della macchina sono strumenti importanti per lavorare al meglio”.
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