I lavori per portare la banda ultralarga a quanti più cittadini possibile possono finalmente partire. È quanto ha annunciato il Presidente del Consiglio Renzi giovedì 7 aprile durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, presentando il piano di intervento di Enel Open Fiber, la sezione di Enel dedicata alla posa di fibra ottica, e chiarendo in che modo si andrà a intervenire. Le aree in cui il mercato è competitivo vedranno l’intervento diretto di Enel Open Fiber, mentre le zone definite “a fallimento di mercato”, quindi non interessanti per gli operatori privati, saranno oggetto di bandi di gara.
Enel Open Fiber ha predisposto un investimento di 2,5 miliardi di Euro e una collaborazione con gli operatori Vodafone e Wind, in modo da attivare il servizio il prima possibile. I lavori partiranno subito nelle città di Bari, Cagliari, Venezia, Catania e Perugia (la prima tra le cinque città dove gli abbonamenti saranno attivi già da maggio), per allargarsi poi a 224 città in tutta Italia. Accanto agli investimenti privati, ci sono ovviamente i fondi previsti dal piano banda ultralarga del Governo: 4,9 miliardi totali di cui 1,6 già stanziati per portare la fibra nelle zone escluse dagli interessi diretti degli operatori privati. Il piano prevede di collegare il 100% della popolazione con velocità di 30 Mbps, e di portare 100 Mbps al 50% dei cittadini entro il 2020, in base agli accordi presi con l’Unione Europea.
Il Presidente Renzi ha ricordato quanto siano importanti gli investimenti nel settore della fibra ottica per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini e per poter diventare una nazione all’avanguardia e al passo con le innovazioni tecnologiche del futuro, sottolineando che bisogna intervenire adesso sulle infrastrutture cercando di immaginare come sarà l’Italia da qui a trent’anni. Bisogna intervenire su scuole, case, strade in un’ottica orientata al futuro. Il Presidente del Consiglio specifica che gli interventi per rendere moderne le infrastrutture dei sottoservizi devono essere necessariamente a “basso impatto ambientale”. La perforazione orizzontale controllata e la minitrincea saranno le tecniche privilegiate per portare la fibra in tutte le zone dell’Italia.
Le gare per le aree a basso interesse per gli operatori privati saranno presentate dal Governo il 29 aprile, in occasione dell’Internet Day, manifestazione organizzata a Pisa per celebrare i trent’anni di Internet in Italia. Siamo ai blocchi di partenza: la fibra sarà presto disponibile per tutti.
Come pensate che si svilupperanno i lavori? Ci sono davvero opportunità per tutti gli operatori di tecnologia “no-dig”? Dateci il vostro parere.