È sempre interessante per Vermeer Italia parlare di esempi in cui la tecnologia no-dig si dimostra all’altezza delle situazioni più complesse: il caso che vi proponiamo oggi è uno di questi. A Caltanissetta e provincia, infatti, è in corso la sostituzione delle reti in cattivo stato degli impianti idrici. Le imprese al lavoro sono C.E.C.A.R. Soc. coop. e Novambiente S.r.l., insieme a CON.A.S. Soc. coop. a r.l.; esse fanno parte del CIPAE di Enna, ovvero del Consorzio Imprese Provinciali Artigianato Ennese, il quale riceve compiti di lavoro dal C.C.C., il Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna. I comuni interessati dai lavori sono Caltanissetta, Butera, Mussomeli e Acquaviva Platani.
Abbiamo parlato con i titolari delle società, i sig.ri Giovanni Pannuzzo e Vincenzo Greco, per capire che tipo di lavori devono affrontare in questa zona: bisogna intervenire su condotte in cattivo stato e usurate di diversi diametri, sostituendo chilometri di tracciato a diverse profondità. Ciò che rende particolare questo lavoro è che gli interventi riguardano zone del centro storico, per la maggior parte caratterizzate da strade molto strette, non sempre in piano e con la presenza di scale e rialzi. Nei comuni di Caltanissetta e Butera i lavori sono già terminati e hanno visto la sostituzione di 24 km di cavi a Caltanissetta e 6 km a Butera, lavorando su una pavimentazione costituita per il 50% circa da materiale pregiato (sia a vista che sotto lo strato di asfalto): basolato, porfido e mattonelle d’asfalto. La tecnologia no-dig ha permesso di procedere con le nuove installazioni senza danneggiare il terreno. Al momento i lavori sono in corso nei comuni di Mussomeli e Acquaviva Platani, dove è prevista la sostituzione di tubature per 8 e 7 km. Rispetto ai lavori di Caltanissetta e Butera, qui bisogna lavorare in un’area che presenta una percentuale maggiore di materiale pregiato, ben l’80%. Le macchine in campo sono state scelte accuratamente: si lavora con i Navigator D7x11, D20x22 e D24x40.
I lavori di perforazione sono pianificati con molta attenzione: prima di procedere, l’area viene ispezionata con il georadar, per stabilire quali reticolati di conduttura sono presenti e per avere ben chiaro il percorso di ogni tubo da rimuovere e riposizionare. Dopo aver compiuto la perforazione, viene fatta la mappatura completa dell’area, riportando tutti i servizi, sia quelli presenti prima della perforazione che la situazione a lavoro finito. Inoltre, quando è necessario, vengono effettuati dei saggi per individuare sottoservizi importanti, come quelli di Enel o del gas. Questo passaggio è importantissimo, come spiega il sig. Pannuzzo: la mappatura dei territori andrebbe sempre aggiornata, perché è essenziale nel momento in cui bisogna andare ad intervenire sulla rete sotterranea. Se la mappatura è sbagliata, si rischia di incorrere in danni involontari in sede di lavoro. A volte gli enti che devono autorizzare dei lavori di perforazione sono titubanti perché hanno paura che si possano danneggiare condutture collocate a profondità diverse.
I lavori nella provincia di Caltanissetta dimostrano ancora una volta che, con un’analisi precisa del territorio e dei sottoservizi, è possibile sfruttare al meglio la tecnica della perforazione orizzontale controllata anche quando si tratta di operare su strade che presentano condizioni più difficili del normale, sia per quanto riguarda la conformazione del territorio che per la presenza di sottoservizi a più livelli. I mezzi no-dig sono equipaggiati anche per questo!